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Avv. Luigi Ferrajoli

Avv. Luigi Ferrajoli

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di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista, revisore legale, titolare Studio Ferrajoli Legale Tributario e condirettore scientifico della rivista Accertamento e Contenzioso

L’esigenza di garantire il contraddittorio tra le parti in posizione di parità dinanzi a un giudice terzo e imparziale diventa pressoché essenziale in sede di processo penale. Ed è intorno a questa necessità che ruotano le pronunce dei giudici nazionali ed europei nonchè l’intera normativa processualistica dettata dal codice che cerca di contemperare il potere del giudice di sussumere gli avvenimenti contingenti alle astratte fattispecie penali con il diritto dell’imputato di essere posto nelle effettive condizioni di predisporre un’adeguata difesa anche in caso di sopravvenute contestazioni che mutino la qualificazione giuridica attribuita al fatto descritto nel capo d’imputazione.

di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista e revisore legale

Con il presente articolo si intende esaminare l’istituto della denuncia al Tribunale ai sensi dell’articolo 2409, cod. civ. nei casi di irregolarità della gestione da parte degli amministratori.
Dopo un primo sguardo ai presupposti necessari per poter procedere con tale ricorso, ci si
soffermerà sull’applicazione di tale disposizione nei confronti del collegio sindacale, non solo quale soggetto dotato di legittimazione attiva, ma anche passibile di sostituzione unitamente agli amministratori per l’inadempimento dei medesimi. 

di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista, revisore legale, titolare Studio Ferrajoli Legale Tributario e condirettore scientifico della rivista Accertamento e Contenzioso

Gli strumenti di segregazione del patrimonio possono essere utilizzati non solo ai fini specifici per cui sono previsti, ma anche per sottrarsi in modo fraudolento alle pretese erariali, con conseguente integrazione della fattispecie penale di cui all’articolo 11, D.Lgs. 74/2000. 

di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista e revisore legale in Bergamo e Brescia e direttore scientifico della rivista Accertamento e Contenzioso

La forte incidenza del diritto sovranazionale nel panorama legislativo interno ha creato un inevitabile e costante dialogo tra il giudice nazionale e quello comunitario. Con particolare riferimento alla compatibilità del diritto interno con quello di matrice europea, una tra le questioni interpretative che continua a suscitare maggiore interesse è certamente quella legata al tema del ne bis in idem sostanziale derivante dall’applicazione del noto principio del doppio binario sanzionatorio tributario. 

Friday, 03 March 2017 16:53

Il processo tributario telematico

di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista e revisore legale in Bergamo e Brescia e direttore scientifico della rivista Accertamento e Contenzioso

Con l’emanazione dei decreti del Direttore Generale delle Finanze, 30 giugno 2016 (G.U. n. 161 del 12 luglio 2016) e 15 dicembre 2016 (G.U. Serie generale n. 298 del 22 dicembre 2016), le regole tecniche di attuazione del processo tributario telematico sono state estese a tutto il territorio nazionale facendo divenire realtà un’importante innovazione che si inserisce nel processo di semplificazione del rapporto fisco/cittadino.

di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista e revisore legale in Bergamo e Brescia e direttore scientifico della rivista Accertamento e Contenzioso

Il presente studio analizza gli aspetti sostanziali relativi ai vizi degli atti impositivi nella segmentazione del procedimento di accertamento e riscossione delle imposte. In particolare, viene considerata l’ipotesi in cui venga omessa la notificazione dell’atto presupposto (avviso di accertamento o cartella di pagamento) e ne vengono esaminate le conseguenze sotto il profilo della legittimità dell’atto successivo e della tutela del contribuente.

di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista e revisore legale in Bergamo e Brescia e direttore scientifico della rivista Accertamento e Contenzioso

Il presente intervento si propone di analizzare, ad ampio raggio, il reato di omessa dichiarazione di cui all’articolo 5, D.Lgs. 74/2000, anche e soprattutto alla luce della più recente giurisprudenza della Suprema Corte.

Friday, 03 March 2017 16:45

Prescrizione dei reati e illeciti 231

di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista e revisore legale in Bergamo e Brescia e direttore scientifico della rivista Accertamento e Contenzioso

Con l’interessante sentenza n. 28299/2016 la Corte di Cassazione si è occupata della problematica relativa al regime prescrizionale vigente in materia di responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. 231/2001 che differisce da quello previsto per i reati presupposto, stabilendo che tale diversa regolamentazione è legittima stante la diversa natura delle due tipologie di illecito. 

di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista e revisore legale in Bergamo e Brescia e direttore scientifico della rivista Accertamento e Contenzioso

La presunta commissione di un illecito tributario può comportare l’applicazione di misure cautelari, personali o reali, che possono incidere notevolmente nella sfera giuridica dell’indagato o dell’imputato. Nel presente intervento si analizzeranno le tipologie di misure cautelari applicabili, nonché i presupposti per la loro applicazione con particolare attenzione ai più recenti orientamenti espressi dalla giurisprudenza di legittimità.

di Luigi Ferrajoli - avvocato patrocinante in Cassazione, dottore commercialista e revisore legale in Bergamo e Brescia e direttore scientifico della rivista Accertamento e Contenzioso

Rimane ancora aperto il dibattito sul rapporto tra procedimento penale e procedimento amministrativo aventi a oggetto violazioni di disposizioni tributarie idonee ad assumere rilevanza anche sotto il profilo penalistico. Il sistema del “doppio binario” pensato dal nostro Legislatore, che ne presuppone il parallelo svolgimento, sembra ormai vacillare a fronte degli orientamenti espressi dalla Corte Edu. Dall’analisi delle argomentazioni esposte dalla Corte Edu viene in evidenza l’irrimediabile incompatibilità delle soluzioni sanzionatorie previste dall’ordinamento interno con il principio generale del “ne bis in idem”, rendendosi necessario procedere a una revisione dell’intero sistema sanzionatorio amministrativo e penale. 

 

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